L’Unione europea dice sì a piadina e salama da sugo

L’Unione europea dice sì a piadina e salama da sugo

Salgono a 298 i prodotti italiani riconosciuti Dop e Igp dall’Unione europea. Con il riconoscimento della Indicazione geografica protetta alla piadina romagnola e alla salama da sugo l’Italia consolida la sua leadership europea nel campo delle produzioni agroalimentari tutelate. Siamo davanti a Francia (217) e Spagna (179).

La piadina è uno dei simboli della Romagna. Il disciplinare di produzione differenzia le diverse tipologie di piadina romagnola, disponendo un’etichettatura specifica per quella alla riminese, più sottile e larga, e concedendo un’ulteriore riconoscibilità alla piadina romagnola ottenuta con processi per la maggior parte manuali, tipica dei chioschi. Gli ingredienti per tutte le tipologie sono comunque gli stessi: farina, acqua, sale, grassi, lievito. Non è consentito l’uso di conservanti, aromi e altri additivi. Identica anche l’area di produzione che corrisponde al territorio delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e, in parte, di Bologna.

La salama da sugo è invece un salume, tipicamente Ferrarese, la cui caratteristica  forma “a melone” con divisione in 6/8 spicchi e strozzatura mediana, risale al periodo Estense. Composto da una miscela di carni suine aromatizzate e insaccate nella vescica naturale del suino, previo asciugamento e stagionatura, è venduto come prodotto crudo o cotto pronto per il consumo. La zona di lavorazione, condizionamento e confezionamento coincide con quasi tutta la provincia di Ferrara.

 

 

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